Nella Giornata Mondiale del Sonno uno studio ci dice se è più importante la qualità o la quantità.
ROMA – Il 18 marzo è la Giornata Mondiale del Sonno e in questa occasione è stato pubblicato uno studio sull’importante sia della qualità che della quantità. Naturalmente, come riportato da Today.it, i pareri sono contrastanti e fino a questo momento non si è ancora arrivati ad un pensiero comune su questa vicenda.
Da una parte abbiamo chi sostiene che la quantità del sonno è fondamentale. Dall’altra si parla di qualità visto che la prima differisce in base alla genetica. Gli studi, comunque, continueranno nei prossimi anni nella speranza di arrivare ad un’intesa definitiva.
L’ipotesi dei ricercatori americani
Tra le ipotesi avanzate abbiamo anche quella di alcuni ricercatori americani che spiegano come alcune persone possono dormire anche meno ore ed avere una stessa quantità di persone che hanno chiuso gli occhi per 7-9 ore.
Si tratta di una presenza di geni che consente, quindi, di avere una finestra temporale sicuramente molto più piccola degli altri. Naturalmente, come detto in precedenza, è un’ipotesi che dovrà essere confermata nei prossimi mesi. Ma, in caso di via libera, si apre la strada a scenari che, fino a questo momento non sono mai stati valutati.
La qualità del sonno è importante
Sicuramente la qualità del sonno è molto importante e questa potrebbe dare una mano a vivere meglio. Parliamo di qualità e non di quantità visto che, come detto in precedenza, non il numero delle ore non è uguale per tutti e, soprattutto, varia da persona a persona. E questo sembra essere confermato dai diversi studi che, dopo anni di idee diverse, sembrano arrivare ad una stessa ipotesi.